Chi siamo

L'Associazione Giovanile di Promozione Sociale Juppiter e l'Associazione 1000 Giovani per la Pace, in collaborazione con il Comune di Soriano nel Cimino, si propongono, attraverso la significativa esperienza maturata nel campo della promozione culturale e dell'aggregazione giovanile, di favorire la crescita del livello dell'offerta territoriale attraverso:

  • corsi, laboratori e spazi attrezzati rivolti ai giovani della Provincia di Viterbo ed in particolare del Comune di Soriano;
  • la realizzazione di eventi finalizzati alla promozione delle attività svolte durante l'anno;
  • la realizzazione di iniziative artistiche e culturali finalizzate all'integrazione;
  • la diffusione di tutti i lingiuaggi artistici attraverso produzioni video e multimediali al fine di favorire il coinvolgimento dei giovani.

I giovani possono aderire annualmente, definendo un proprio programma di attività insieme ai responsabili del progetto e partecipando alle attività dei laboratori.

L’obiettivo prefissato dal progetto è il coinvolgimento dei giovani del territorio, al fine di favorire interessi, curiosità, acquisizione di competenze specifiche e occasioni di socializzazione.

Musica, teatro, pittura, spettacolo, sociale, intercultura, ambiente, formazione sono solo alcuni degli ambiti e dei linguaggi che si intende esplorare, cercando di avere cura delle cose, delle persone e di tutti gli aspetti della vita del gruppo.

L'Officina dell'Arte e dei Mestieri è concepita secondo un'attitudine alla solidarietà ed incentrata su valori quali l'impegno personale, il lavoro in gruppo e l'integrazione.

Nel concreto l'Officina mette a disposizione, ogni giorno la sede di Soriano, in Via della Rocca 11.
A disposizione dei ragazzi, oltre alle diverse stanze che ospitano i corsi, una sala prove attrezzata.


L'Associazione Juppiter

L’Associazione Juppiter nasce nel 1992 come scuola di musica, dall’idea di alcuni amici, giovani diplomati al conservatorio, che volevano fare attività con giovani aspiranti musicisti.

Da allora l’Associazione è cresciuta tanto, al di sopra dei sogni di quei ragazzi che l’hanno fondata e svolge in maniera continuativa tutta una serie di attività con bambini, adolescenti e giovani: la scuola di musica, i centri di aggregazione e di incontro, i laboratori d’arte e di teatro, la danza, il giornalismo, lo sport, che in modo trasversale si intrecciano alle iniziative rivolte a situazioni di diversità o disagio: l’integrazione di persone straniere, i ragazzi “speciali”, i giovani a rischio.

Oggi sono più di tremila i ragazzi che partecipano durante tutto l’anno alla vita dell’Associazione in tutto il territorio del Lazio, attraverso attività mirate alla prevenzione, alla promozione culturale ed alla sensibilizzazione giovanile.

In un territorio che spesso offre solo alternative negative, l’intervento dell’Associazione produce un significativo impatto sulle reali possibilità di aggregazione, di divertimento sano, di sballo positivo per i giovani, così che si moltiplichino per loro i momenti d’incontro e di scambio, quindi di confronto e di crescita.

Le nostre strutture rappresentano un arcipelago complesso di fusioni e contaminazioni fra cultura e sociale e sono dislocate su tutto il territorio della Regione Lazio.

L'Associazione 1000 Giovani per la Pace

Mille giovani per la Pace nasce nel 1994 da un’idea di don Antonio Mazzi, che si realizza a Cassino durante lo stesso anno mentre era in corso l’organizzazione del 50° anniversario della distruzione della città e dell’Abbazia di Montecassino.

L'idea è quello di creare un luogo per coloro che cercano, che hanno voglia di scoprire cose nuove, che non si sentono già arrivati, che vogliono mettersi in discussione e che desiderano guardare il mondo con occhi nuovi.

Un'occasione per guardare agli altri come amici, come donne e uomini che possono ampliare il nostro mondo, spostare un po' più in là le frontiere del nostro cuore e della nostra mente. Donne e uomini con i quali costruire un paese più grande, una città più umana, una terra dove tutti possano sentirsi uguali per diritti e dignità e al tempo stesso fieri delle proprie specificità e differenze.

Certo, ci vuole un po' di coraggio per riconoscere in chi vive al di là delle nostre frontiere (fisiche, mentali, ideologiche, religiose) non un nemico ma un compagno di strada con il quale ampliare gli orizzonti del nostro cammino. L'incontro serve anche per darsi coraggio.